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DEPRESSIONE, GRATIS LA PRIMA SEDUTA DALLO PSICOLOGO E IL PIL SALE

di ROMINA CIUFFA. Roma, 14 ottobre 2022. Curare ansia e depressione non è semplice. Inoltre, è molto costoso. Genera costi per il singolo individuo (fisici, psicologici, economici) e per l'intera società, che non è in grado di sostenere un allarme così sottile, invisibile, e nel contempo ampio e generalizzato (si aggiunga: generatore di vergogna e silenzio). Intervenire tempestivamente sarebbe la regola n. 1, ma "tempismo" non fa rima con "comprensione dei sintomi, accettazione, reazione". Anche solo l'individuazione e la diagnosi di quella che è una delle malattie più nude e crude dell'intero panorama psicologico, quando non somatico, è qualcosa di estremamente difficoltoso e costoso. Idem per la prevenzione, praticamente impossibile: la depressione è un male democratico, che colpisce tutti, oltre ogni classe sociale, ceto, ricchezza, benessere, oggettività. Non vale il motto, sempre ben espresso da madri, amici, spesso anche professionisti: "Ma se hai tutto!". Anzi: quest'ultimo non fa che esacerbare la dinamica e la profondità dell'oscuro male, che scava, scava, fino a lacerare i tessuti fisici del soggetto, distruggendolo come un cancro incurabile, che non ha nemmeno la chemioterapia per sperare.


Certo, subentrano qui i terapeuti, più precisamente, gli psicoterapeuti. Ma con bassa riuscita (solitamente chi è in cura da uno psicologo per depressione, vi rimane per il corso della sua intera esistenza o fino a quando non si dichiara il fallimento della terapia, o del portafogli di contenimento). C'è anche chi canta vittoria, "sono guarito", e poi vi ricasca. Sono spesso affiancate alla psicoterapia delle cure a base di farmaci: chi propende per SSRI, inibitori dei ricattatori di serotonina, chi va dritto all'antiepilettico (il Tolep, ad esempio), chi prescrive l'Haldol, chi fa un mix tra benzodiazepina e antidepressivo - ciò dipende esclusivamente dal medico curante (psichiatra), e in questo caso il paziente (che presso di lui si è recato sotto consiglio dello psicoterapeuta, una extrema ratio da impiegare mentre si prosegue nella terapia dialogica, per calmare la fame di angoscia, dolce compagna) è sottoposto a farmaci che, con buone probabilità ("effetti collaterali") bloccheranno la libido, daranno modo di ingrassare, impediranno il vero e proprio riposo, recheranno agitazione e mancanza di sazietà biliare e